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La mobilità del futuro: intermodale e sostenibile

Il Piano provinciale della mobilità sarà rivisto

La connessione tra i diversi mezzi pubblici è sempre più importante. Il nuovo Piano provinciale della mobilità dovrà tener conto di questi aspetti.

Il Piano Provinciale della mobilità deve essere riscritto. "La mobilità e la logistica si sono evolute e sono cambiate negli ultimi anni: la mobilità deve essere sempre più completa, intermodale e adeguata alle esigenze di mobilità delle persone", sottolinea Daniel Alfreider, assessore provinciale alla mobilità. Secondo Alfreider, la sostenibilità gioca un ruolo centrale in questo e per accedere ai contributi dell'UE provenienti dai fondi FESR, FSE e FSC, devono essere soddisfatte anche alcune condizioni. L'Unione Europea, infatti, nei prossimi anni metterà a disposizione numerose risorse per la realizzazione di progetti nel campo della mobilità.

Allineamento con gli obiettivi di sostenibilità

Un primo passo nell'elaborazione del nuovo Piano provinciale della mobilità è stato compiuto nella seduta della Giunta provinciale del 15 febbraio quando sono state definite le Ripartizioni e i partner che prenderanno parte alla definizione del Piano. "Per affrontare le sfide della mobilità del futuro vogliamo coinvolgere esperti, gruppi di interesse e cittadini", afferma Alfreider. Il Piano provinciale della mobilità del 2018 deve essere ulteriormente sviluppato in un "Piano provinciale per la mobilità e la logistica sostenibili".

Nel Piano precedente, il trasporto pubblico locale era al centro dell’attenzione. Il compito ora è quello di allineare il Piano con gli obiettivi di sostenibilità provinciali. Inoltre, il Piano verrà ampliato per includere aspetti importanti della mobilità nel suo complesso insieme ai corrispondenti piani specialistici. Nel piano saranno integrati, ad esempio, anche temi come la mobilità ciclistica, il Corridoio Verde Digitale del Brennero, la gestione della mobilità nelle aree sensibili e la gestione dei parcheggi. Il nuovo Piano riguarderà, per la prima volta, il trasporto di merci, oltre al trasporto passeggeri. Il Piano è una base importante per ulteriori progetti, soprattutto per i Comuni, ma anche per tutta una serie di Ripartizioni provinciali.

Revisione partecipativa in due fasi

Il Piano provinciale della mobilità sarà rivisto in due fasi: entro aprile 2022 saranno definite le linee guida e gli obiettivi della mobilità altoatesina attraverso la consultazione e il coinvolgimento dei più importanti stakeholder del territorio. Il Piano sarà poi sottoposto all'approvazione della Giunta provinciale, da un lato per soddisfare i requisiti giuridici e dall'altro per poter ricevere sovvenzioni dall'Unione Europea. In una seconda fase, il documento strategico per la mobilità verrà ampliato ai vari piani specialistici, la maggior parte dei quali già elaborati in forma partecipata, come, ad esempio, il Piano della mobilità ciclistica.

Foto: USP/helios

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